Prima il docente della Iulm, Marco Camisani Calzolari, che dice che il 60% dei fan di Grillo sono falsi, smentito subito da Linkiesta. Ora proprio Linkiesta cade nello stesso errore, lodando la validità di Faker Status People, un sito che dice di poter controllare la veridicità dei fan. Però analizza solo gli ultimi 500 e la loro attività nelle ultime settimane. Allora ho pensato a mio padre, al suo account Facebook. Lo apre, legge un po’ di roba, ma non partecipa a nessuna discussione da più di un mese e nell’ultimo anno ha a malapena pubblicato due post. Perciò secondo questi algoritmi è un falso account.
Archivio mensile:agosto 2012
Festa del Pd: il mondo è tutto un Ballo liscio (in maiuscolo)
Un “world café” per discutere della “città del futuro”. Il tutto presso lo Stand del Ballo liscio (rigorosamente in maiuscolo, a differenza del world café). Ah, la Festa dell’Unità, o del Pd, o Democratica, che dir si voglia. Per parafrasare quel film «Che bella gente, e che buon vino».
Pizzarotti: politico tecnologico, poco diplomatico
Saprà anche usare bene la tecnologia, ma l’ultimo intervento del sindaco di Parma è degno della peggiore cultura politica. Se un politico (e il suo staff) non sanno rispondere con diplomazia e superiorità anche alle critiche, è meglio non dire niente. E forse per certe cose 140 caratteri non bastano.
Grazie a Davide Morante per la segnalazione
Facebook copia Google per fare soldi: ecco i risultati sponsor
Per chi temeva che Facebook non riuscisse a fare due lire con la pubblicità, ecco che Mark Zuckerberg tira fuori dal cappello una soluzione poco innovativa ma remunerativa: gli Sponsored Results. Già è difficile cercare persone e gruppi su Facebook, ora lo diventerà ancora di più. Ma almeno, si spera, le pagine ufficiali arriveranno prima di quelle non ufficiali.
Niente di nuovo, comunque. I risultati sponsor esistono già su Google, Yahoo o Ebay. Siamo curiosi di capire come reagirà la borsa, visti i crolli degli ultimi tempi del titolo di Facebook
La sbornia al tempo di facebook
Quando ero ragazzino, ciascuno aveva il suo repertorio di tecniche per nascondere ai genitori una sbronza. La parola d’ordine era negare fino al vomito o quasi. Scene da film, con gente capace di rimanere in apnea fino a colorarsi di blu pur di non far sentire l’odore dell’alcool o talmente attenti a non barcollare da iniziare a sudare mentre parlavano con la mamma, come Palla di Lardo davanti al sergente in Full Metal Jacket.
Ieri su facebook mi è apparso il post di un amico di una decina di anni più giovane di me con scritto “Botta pazzesca, presso nonmiricordodove”. E ho capito di essere invecchiato e senza la propensione alla notorietà in stile Fabrizio Corona. Due cose che non rimpiango: la seconda perché mi stancherei subito a farmi tutti quei tatuaggi, la prima perché se non fossi invecchiato… sarei sotto terra.
Ricordo la storia di un amico che, ubriaco fradicio, entrò in casa in silenzio, Continua a leggere
Van Persie per il Manchester cancella i figli
Andare al Manchester per Robin Van Persie dev’essere stato un sogno. Tanto che appena sbarcato tra i rossi dello United, mentre gli ex tifosi ne bruciano la maglia e l’ex compagno Eboue lo infama su Twitter, lui ha cambiato la presentazione sul suo profilo cancellando con un click la frase “e orgoglioso padre di due fantastici bambini con una bellissima moglie”. Adesso è soltanto un giocatore dei diavoli e della nazionale olandese. Manchester uber alles.
Vacanze, serve una laurea in Tripadvisor
Due strutture diverse, due commenti con lo stesso voto negativo (2,5), scritti lo stesso giorno (25 maggio), dalla stessa famiglia inglese, con le stesse identiche frasi e lo stesso negozio artigiano di ceramica che fa tanta confusione vicino all’hotel, ma che in realtà non esiste. Li trovate qui e qui, e sono l’esempio pratico della falsità dei commenti sui siti di recensioni turistiche. Di chi ci si può fidare?
I giochi di ruolo spaventano Pechino
I giochi di ruolo online spaventano Pechino. Troppi giovani cinesi passano le giornate davanti al pc. Secondo una ricerca, l’80% dei supergiocatori (i Gold Farmers) mondiali sono cinesi. Il mercato nero dei “beni virtuali”, quelli che si dovrebbero guadagnare o scambiare, ma c’è chi li acquista con soldi veri da altri giocatori, è esploso al punto che alcuni dissidenti hanno raccontato di essere stati costretti dalle guardie carcerarie a giocare a ritmi forsennati. I crediti virtuali ottenuti venivano poi venduti dai secondini stessi per farsi un secondo stipendio.
Un bel pezzo di Claudio Tamburrino su West
La droga Twitter: il caso Storace
Un tempo si diceva che i fascisti erano picchiatori, oggi sono picchiatori sui tasti. Francesco Storace, leader di La Destra, batte un tweet ogni 2 minuti e mezzo. Un record, una droga. Talmente veloce che anche i colleghi non riescono a stargli dietro, che pure i camerati lo rimproverano. Ma lui, con sferzante ricordo del passato, commenta con un nostalgico “Me ne frego”.
Il pezzo di Mauro Munafò su L’Espresso merita più di un retweet