Io, speriamo che me la cavo

Matteo Renzi

Schiacciato tra le notizie da Tokyo sul Maggio Musicale che “rientra ma anche no”, e le assemblee infuocate dei familiari degli orchestrali, il sindaco Matteo Renzi tenta di cambiare discorso e nella sua newsletter si chiede “perché la Libia è scomparsa dai nostri schermi, dalle nostre pagine, dai nostri discorsi”? E noi ci domandiamo: ma che giornali legge?

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I concorsi, noiosissimi intoppi (se non sono di bellezza)

Un concorso, non di bellezza

105 precari, tutti a casa con la fine della legislatura regionale toscana. Storie tristi, tanto da averne chiesta la stabilizzazione. Peccato che si tratti di dipendenti delle segreterie dei consiglieri e gruppi regionali, non della Regione stessa. E poi, per entrare in Regione, non serviva un concorso?

Oggi la Nazione ne riportava la notizia, raccontando la storia di uno di loro, un dipendente dei Verdi. Che, essendo il gruppo scomparso, non avrà più lavoro.

Precisiamo: ho anche un amico tra questi, una persona splendida, molto in gamba. E non è un buon momento per perdere il lavoro. Ma non l’ho mai sentito dire: “speriamo che mi prendano fisso in Regione”. Anche perché non lavora per la Regione, ma alla Regione, per un assessore.

Ci sono i concorsi per entrare negli enti pubblici. Quelli che li hanno vinti cosa sono, più scemi? No, ma solo se sono concorsi di bellezza

Meglio legarsi a un politico, farci qualche anno e poi farsi stabilizzare per aggirare i concorsi? Per fortuna nessuno ha preso in considerazione la proposta. Tranne la Nazione (che, secondo me, voleva fare un favore a uno di questi, magari una fonte, che resta senza lavoro).