Tutto il Fini minuto per minuto

 

una burla?

una burla?

Come si vede nella foto, messe una dopo l’altra, le prime pagine de Il Giornale e di Libero su Fini fanno paura. Intanto i blogger ne fanno le parodie. Ma c’è stata o no la campagna stampa contro il presidente della Camera?

 

 

 

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Il miracolo di Santa Lucia

l'isola di Santa Lucia

La storia del documento della villa di Fini a Montecarlo ha dell’incredibile. Santa Lucia è un paradiso fiscale, che non dice niente di ciò che succede nelle sue banche, ma in questo caso ha fatto un’eccezione. E l’ha fatto attraverso un ministro nominato da un giorno e capace di risalire a informazioni a Monaco e Miami in meno di 24 ore.

Non so se sia vera la telefonata ad AnnoZero, non so se ci sia il pieno di agenti dei servizi italiani, russi e libici (libici???) nello stato-condominio dei Caraibi, e neppure se un documento con i caratteri diversi da quelli ufficiali e con la mail del ministero scritta in blu (come sui file di Word, con il collegamento ipertestuale) sia serio.

So solo che la storia di Fini non è un reato, che i beni di un partito se li sono presi tutti nella storia (le tangenti al Psi andate sui fondi all’estero di Craxi, ce le ricordiamo?) e che quindi dovrebbero arrabbiarsi i suoi uomini e non Berlusconi, e che i Tulliani hanno fatto montare un caso che non ci sarebbe stato se avessero detto “abbiamo sbagliato”.

Ora so anche un’altra cosa. Se tutti i paradisi fiscali si comportassero come Santa Lucia, dando informazioni con questa facilità, forse parecchi ricconi italiani rischierebbero parecchio. E Il Giornale, che è stato tanto bravo a trovare questi documenti, potrebbe farlo anche con altre persone. Chissà che non riescano a scoprire dei fondi off-shore riempiti con denaro pubblico, invece che con una casa di un partito (ente privato).

Servi all’infinito, e oltre…

Vittorio Feltri

“Ogni quotidiano conquista il pubblico con il materiale di cui dispone. La Repubblica con i diari notturni di mignotte da 1000 euro a botta; il Giornale con gli appartamenti di An venduti a società offshore a quattro soldi e occupati dai familiari del presidente della Camera”. Lo scrive Vittorio Feltri su Panorama. E penso che Boffo non sarebbe d’accordo…

Devo dire che il fondo lascia a bocca aperta. Gli attacchi a Repubblica di servilismo a Fini sono continui, accuse bellissime da uno che ha tirato fuori la storia della casa di An affittata a prezzo scontato al cognato solo dopo che il cognato l’ha messo in quel posto al padrone, il caro Silvio. Senza contare che mentre Scajola era stato corrotto (reato) da Anemone comprandogli una parte della casa, su Fini non c’è reato, anche se la moralità è discutibile.

E poi la storia dei diari notturni. Bellissima. Come se non ricordasse di Boffo, quello che Feltri ha fatto dimettere da L’Avvenire dopo le critiche al caro Silvio, con tanto di dossier segreto: era uno stalker gay. “La ricostruzione dei fatti descritti nella nota non corrisponde al contenuto degli atti processuali” ha scritto novanta giorni dopo il “direttore”, che nel frattempo aveva rovinato la vita e la reputazione del povero Boffo. Una “doverosa precisazione”, ha aggiunto che riguarda “una persona perbene”.

A me una volta scrissero su una bacheca universitaria che avevo la faccia come il culo. Ecco, spero che qualcuno l’abbia scritto anche sulla bacheca della redazione di Panorama, rivolgendosi a Feltri.