Perdere le elezioni ma pensare di averle vinte

Nichi Vendola

Nichi Vendola

Nichi Vendola si è dimenticato che la sua Sinistra Arcobaleno quattro anni fa non ha preso neppure il 4% dei voti. Perciò oggi dice di non avere fiducia  “in questo Parlamento che non ha i titoli morali per cambiare in meglio il nostro paese”. Forse ha ragione, o forse si è dimenticato che è la gente che vota e che se la gente ha scelto che SA non valeva la pena portarla al Senato e alla Camera, era perché c’erano persone migliori da votare. Comunque una cosa va detta: Vendola è più sintetico sul blog che su Facebook.

Questo delicato intervento, riportato da Claudio Cerasa, il governatore pugliese l’ha fatto sul suo blog in merito al voto sulla responsabilità civile dei magistrati (voluta da un referendum popolare, ma mai applicata, così come quello per la ripubblicizzazione dell’acqua, tanto caro a Vendola).

Vediamo se la nuova Sinistra e Libertà riuscirà ad entrare in Parlamento. Dicono di sì, ma con quale Pd si vuole alleare? Quello che vuole governare, o quello che pensa che sia meglio stare sempre all’opposizione per evitare di affrontare scelte troppo difficili e spesso impopolari?

Gli inossidabili

Ma quante legislature hanno fatto i parlamentari? Ecco sotto un bello schema. Per chi li riconosce, vedrà che (a parte la superBonino, che praticamente si è fatta la vera pensione), sul podio sono quasi tutti del Pd. E i toscani, di origine, non di elezione, si fanno notare, con Vannino Chiti alla quarta legislatura, Giacomelli, Pistelli, Realacci e Letta alla terza. E andiamo!!!

 

E tu, a che legislatura sei?

Cicchitto si taglia le ferie (per le intercettazioni)

Fabrizio Cicchitto

Cicchitto dice: “Sono disposto a lavorare anche ad agosto per il ddl intercettazioni”. L’anno scorso si sono presi 45 giorni di ferie, nel bel mezzo della crisi. Se il Paese ha bisogno, loro vanno al mare. Se ha bisogno il Capo, lavorano. Ma questo vale tutto l’anno.

Se 51 secondi per premere un tasto sono pochi…

Fabrizio Chicchitto

Fabrizio Chicchitto

Leggo stamani che il PdL si lamenta perché la votazione sulla costituzionalità del decreto per bloccare l’abbattimento delle case abusive di Ischia è durata SOLO 51 secondi. Colpa della Bindi, dicono. Ma a Bruxelles si fa in 10.

Mi sembra ridicolo. La maggioranza era tutta fuori aula, sapeva che alle 18:30 si votano le costituzionalità, gli sono dati 51 secondi e non c’è il tempo di votare? Certo che no, erano tutti fuori aula e hanno perso.  Quindi la colpa non è loro, ma di chi presiede la seduta, la Bindi. Come dire, non è che sono arrivato tardi, è che non mi hanno aspettato.

Peccato che a Bruxelles queste cose si votino ad alzata di mano con questi tempi: Favorevoli (3 secondi)? Contrari (3 secondi)? Astenuti (3 secondi)?. Se non si capisce dalle mani chi ha la maggioranza si va al voto elettronico così “Votate (5 secondi). Chiusa la vocazione”.  Da noi 51 secondi è poco?

Ecco perché il Parlamento è così bloccato, perché è come tutti gli uffici, pubblici e privati, di questa Italia. Perché ci vogliono giorni per firmare un foglio, minuti per una votazione. Insomma, perché è composto da fannulloni.